giovedì 28 giugno 2012

E poi lo chiamano Homo Sapiens...


Pausa caffè.
Collega racconta di queste trasmissioni incredibili che vanno per la maggiore in questo momento.
Mille modi per morire
Non interromperò con una digressione su questo genere di programmi, che mi lasciano sempre molto perplessa.
Collega riferisce il seguente episodio:
“C’è quest’uomo, bruttino poarèt … che insomma per far colpo sulle donne, decide di giocarsi tutto sulle dimensioni”
Non interromperò per chiarire quanto una donna se ne strabuggeri delle dimensioni se il proprietario dell’attrezzo non le garba . Prometto che non lo farò. Però ecco, giusto per puntualizzare, se ne strabuggera.
“Insomma questo decide di legarsi un wurstel con un laccio emostatico alla gamba, e va in discoteca. Le donne attratte cominciano ad avvicinarsi”
Non interromperò per precisare che men che meno in discoteca, tra buio e luci intermittenti, una donna si mette ad ispezionare delle patte a caso.
“Balla e struscia, ad un certo punto questo stramazza al suolo e muore. Per colpa del laccio emostatico troppo stretto”
Ecco.  
Kaputt. 
Adios.


Tutto questo per fare un appello accorato. A un uomo che nella nostra azienda ha suscitato molte domande, moltissime occhiate fugaci, altrettante teorie più o meno verosimili.
A colui che sembra camminare con un calzino da calciatore arrotolato sapientemente nella tasca dei jeans.  E preciso calzettone da calciatore, non fantasmino.
A colui che, da quando si è diffusa la voce, non viene più guardato negli occhi (Ha la mia solidarietà, ho lo stesso problema per colpa delle zinne).
Caro I.V. *
Ci hai convinto.
Ma ora, di grazia, LEVATI QUEL LACCIO EMOSTATICO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!

*Immane Verga, ndr.

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