martedì 22 febbraio 2011

FITNESS ANIMALS PART 1


Tentativo nr 1 di catalogazione dell'eterogenea e complessa realtà umana di una palestra.

-- IL TRIANGOLO EQUILATERO: Un classico INTRAMONTABILE: tarchiato e gonfio come un palloncino alla sagra della Madonna addolorata.
Solleva un bilancere pesantissimo; gli si gonfia la vena sul collo; emette dei gemiti strazianti che mi sanno da via di mezzo tra felino in calore e mucca sgozzata; fa n'3 ripetizioni con l'amico triangolo che controlla dall'alto che non si ammazzi e intanto incita entusiasta, poi si alza con aria soddisfatta.

E tu ti fai delle domande, ma non trovi le risposte; scrolli le spalle e te ne vai, conscia che quel suono orribile ti perseguiterà nel sonno per settimane.
Immancabile la canotta molto aderente, molto a costine e molto striminzita sulla schiena. E la cinta di cuoio spesso, professional, quella per veri duri, anche quando la schiena non viene affatto sollecitata. L'ecosistema che si può generare lì sotto...brivido.
Il triangolo è proprio un triangolo. Equilatero se non supera il metro e 70, isoscele se lo supera. Non si capisce chi gli ha suggerito che va sviluppata solo la parte superiore del corpo. Di certo non una donna.
Che poi le braccia non si abbassano più, da far fatica a mettere le mani in tasca, il collo scompare, il pettorale fa invidia a Brigitta Bulgari, ma lì sotto la desolazione, due sedani pallidi e pelosetti.
Sarà per non far sembrare il ninnolo ancor più ninnolo. Mah...

-- LA FIGA DA PALESTRA: Il triangolo almeno è pittoresco, fa folklore. Questa invece fa solo un immenso fastidio.
Premessa: la figa da palestra NON ha assolutamente bisogno della palestra.
Quindi l'unico scopo della sua seduta di fitness è quello di innervosire le decine di donne realmente sudate nella sala. Quelle così mervigliosamente normali, col capello scarmigliato e l'ascella pezzata. Pezzata capito?? Miss gluteo-marmo-di-Carrara ce l'hai mai avuta un'ascella pezzata? Una dico, mica tutte e due, per carità. No eh?
Naturalmente la figa da palestra è molto attenta al look, e il segno della mutanda sotto il pinocchietto potrebbe causarle un attacco isterico. Non solo a lei comunque, anche alle sventurate che si trovano a rassicurarla sul fatto che nessuno degli uomini presenti si formalizzerà per il perizoma dimenticato. Sicuramente farà un po' schifo eh, ma credo che lo potranno superare.
Ora vai, su, e inciampati sul tapis roulant, se capita.
Vai a passeggiare sculettando tra le macchine, sorridendo come Berlusconi dei tempi d'oro e di tanto in tanto studia la scheda con attenzione e ooop...oooop! Sollevamento 0,5 kg x 5 ripetizioni.
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Bella la vita se si nasce col culo geneticamente sodo.

mercoledì 16 febbraio 2011

LOVE IS IN THE AIR. CHEPPALLE.



Bello San Valentino...piacevole come la voce di Giusy Ferreri...come il capello nel pasticcio al ristorante...come le vesciche da Dr Martens...

Mi ha sempre messo in difficolà...
Fin dai tempi della seconda-terza elementare, quando io ero un emerito maschiaccio e il mio compagno di scuola si ostinava a regalarmi puntuale i Baci Perugina.

Orrore.
Sdegno.
Vergogna delle vergogne.

il 14 febbraio all'alba finte malattie e termometri taroccati che neanche per il compito di storia.
Quasi più traumatico delle prove delle tabelline col maestro Andrea. Quasi.
E i miei genitori snaturati e insensibili al mio dramma mi mandavano ugualmente a scuola...

Il momento più temuto si fece addirittura insostenibile quella volta che la scatola di Baci fu accompagnata da un biglietto a forma di cuore gigante, e la maestra commossa mi obbligò a ringraziare PUBBLICAMENTE.

Grazie caro compagno di scuola, la prossima volta magari, mimetizzata nella cioccolata regalami anche una pala per scavarmi una fossa e nascondermici dentro. Eh? che te ne pare?
Magari un po' meno romantico ma senz'altro funzionale.

Povero Romeo mancato...non sapevo apprezzare, che vi devo dire, giocavo con i lombrichi e mi sbucciavo le ginocchia, avevo tutt'altre inclinazioni.

Poi sono cresciuta, e mi hanno intortato con un mazzo di rose consegnate in classe alle magistrali...
Mossa tatticissima, perchè immaginatevi l'effetto di un bidello che entra con quest'abbondanza floreale e 25 squinzie che si sciolgono come neve al sole.

Io sono diventata di una tonalità simil-magenta e ho ringraziato il cielo che ci fosse in quel momento un anonimo supplente e non il pettegolissimo prof di matematica. Thank's God.

Sul biglietto l'uomo ometteva di specificare di gustarmi bene quelle rose perchè in 7 anni ci sarebbero stati solo altri due bis.
Per inciso, tutti nell'arco dei primi 12 mesi.
L'ultimo era una rosa sola, e si era già passati dalla fase -TI CONQUISTO OH' MIA PINCIPESSA- a quella -CONFERMO DI AVER QUALCOSA DA FARMI PERDONARE-

Pare che adesso io stia attraversando una terza tappa fondamentale del ciclo vitale femminile, quella _ODIOSANVALENTINO_CHEPOIèSOLOUNAFESTACOMMERCIALE_FESTEGGIAMOSANFAUSTINOAHAHAH(RISATA FALSAMENTE ALLEGRA)_

Questa fase è la fase della zitella acida.
Dell'animo inaridito.
Dell'addio al romanticismo.
La fase in cui ti andresti a rimangiare i Baci ammuffiti del compagno di classe.
In cui l'unica occasione che hai di fare l'occhio languido ad un uomo, è quando ti fermano i carabineri e ti chiedono patente e libretto.

Ringrazio comunque la fedele collega Barbara che mi ha salutato con un "Auguri frociazzo", la mia vicina di scrivania per il cioccolatino a forma di cuore di lunedì mattina, e Pietro per essere stato l'unico uomo ad avermi fatto gli auguri di San Valentino. Solo perchè doveva chiedermi di quei dati di quel cliente.

Grazie.
In questa valle di lacrime, non c'è da fare tanto i delicati.

venerdì 4 febbraio 2011

LA MIA VITA E' UN FOGLIO EXCEL


Perchè i fogli excel salveranno il mondo.
O quantomeno il mondo del mio capo.
Che si diletta a intasare il Cybespazio dell'azienda con centinaia di trilioni di fogli excel. Fatti dalle sfortunate di turno, preferibilmente con le caselline colorate, perchè anche l'occhio vuole la sua parte.

Nel mio mondo un articolato xls doveva servire a monitorare la mia dieta.
Ogni casella un pasto, ogni sgarro una casella rossa.
Senza pietà come Anna Oxa.
e vi assicuro che non c'è niente di peggio che cercare di imbrogliare sè stessi facendo finta di dimenticare gelati e cioccolatini per non vedere troppo rosso...
abbandonato dopo due fallimentari settimane.

Poi un altro doveva servirmi a monitorare le spese.
Organizzato in una sorta di partita doppia con tanto di dare e avere, per dimostrare che del corso di Economia ho studiato solo Cap1 e il primo paragrafo del Cap2 (poi ci si è messa di mezzo la fuckin' IVA e ho peferito tornare a leggere Donna Moderna) ma i concetti chiave sono indelebilmente scritti nella mia memoria.
abbandonato ancora prima di cominciare

Tutto perchè ho avuto la sciagurata idea di andare al centro commerciale il primo giorno di saldi

DA SOLA

mai più. se lo rifaccio fermatemi con la violenza, è per una buona causa.
sono riuscita a comprare nell'ordine:
-BATTERIA DI PENTOLE (NON HO LA CUCINA MA CI PENSERò POI, INTANTO HO LE PENTOLE, OFFERTONA IRRINUNCIABILE. CREDO. MASTROTA SAREBBE FIERO DI ME)
-CIOTOLA FUXIA CON INTERNO IN LEGNO TRES CHIC (IMPOSSIBILE DA LAVARE MA BELLIZZIMA)
-MUGS BICOLOR (2 PER COLORE PERCHè NON SAPEVO QUALE SCEGLIERE. CREPI L'AVARIZIA)
-PORTAFOGLIO (CHE PRETENDE DI SEMBRARE PELLE MA PUZZA DA COPERTONE MICHELIN BRUCIATO)
-3 PANTALONI (DI CUI 2 NON IN SALDO, OVVIAMENTE, MI HA GUARDATO MALE PERSINO IL COMMESSO)
-2 MAGLIETTE (DI CUI UNA RIGOROSA NEW COLLECTION, VEDI SOPRA)
-UN GOLFINO NERO (CHE IL NERO STA CON TUTTO)
-3 PAIA DI SCARPE (DI CUI UN PAIO DA VERA TEENAGER, CHE SE MI FACCIO IL CIUFFO DA EMO E MI METTO IL PANTALONE MOLLO SUL CULO E STRETTO SUL POLPACCIO CI STO DAVVERO DENTRO E POSSO FINGERMI PRIMA LICEO E CIONDOLARE PER LA STAZIONE TRA GLI SQUINZI SENZA DESTARE SOSPETTI)
NOTA BENE. PAGO LE SCARPE E ATTRAVERSO IL CORRIDOIO, ENTRO IN UN ALTRO NEGOZIO E VEDO LE STESSE SCARPE A 25€ IN MENO.
NON 25 CENT.
NON 5€.
25€.
E UN BIOPARCO NON ME LO LEVA NESSUNO.
-UNA CAMICIA MOLTO BON-TON.
-UNA CINTURA VERDE FASTIDIO.
-UN ROSSETTO ROSSO ZOCCOLETTA E LA CREMINA DA METTERCI SOTTO. CHE NON SAPEVO ESISTESSE E NON SONO SICURA ABBIA UN'UTILITà E NON AVEVO INTENZIONE DI COMPRARE MA LA COMMESSA è STATA MOLTO CONVINCENTE. MALEDETTA.
SENZA PARLARE DELLO SHOPPING PER MIO FRATELLO
-2 PAIA DI JEANS (INSEGUENDO TUTTI I PISCHELLI ALTI CIRCA 1.90 CON IL PANTALONE SOLLEVATO A BRACCIA TESE VERSO LE LORO CHIAPPE PER INDOVINARE LA MISURA)
-UNA GIACCA (NON RICHIESTA MA TROOOOPPO CARINA)
E DEL REGALO PER LA COLLEGA.

PER FORTUNA A QUEL PUNTO AVEVO I CRAMPI ALLE BRACCIA CHE NEANCHE CON TRE SERIE DI PANCA PIANA, E LE DITA BLU DA QUANTI SACCHETTI CI AVEVO ATTORCIGLIATO INTORNO E QUINDI SONO USCITA.
è cosa buona e giusta.
La prossima volta voglio un'accompagnatrice, per provare un minimo di vergogna e limitare conseguentemente i miei impulsi ossessivo-compulsivi.

Un tempo lo shopping col fidanzato era organizzato su base scientifica, ormai eravamo collaudati: si trattava della tecnica dei minuti cumulabili.
Come i punti della COOP.
Naturalmente è indispensabile fornirsi di cronometro di precisone.
Pronti? Via!
10 minuti per negozio.
Se in uno ci stai sette, nel prossimo ti puoi dare alla pazza gioia per ben 13.
Un po' angosciante ma eviti di esaurire precocemente la pazienza del consorte, e se sei fortunata torni dalla spedizione ancora fidanzata.