lunedì 26 settembre 2011

AND ALL THAT I CAN SEE IS JUST A YELLOW LEMMON TREEEE


5 pranzi di 1h ciascuno + 10 pause caffè di 10 minuti ciascuna = 400 minuti utili a settimana.

Che sono circa 1600 minuti al mese dedicati alla goliardia e al cazzeggio socialmente utile.

Tra un’ insalatona e un caffè americano si suole disquisire dei temi più disparati…ma ce ne sono alcuni che ricorrono con una ricorrenza ricorrente.

Folto gruppo di donne in età da marito, spesso accompagnate da un paio di aitanti virgulti, si comincia lamentandosi del lavoro e racconando i week end, si finisce a parlare SEMPRE di:

peli superflui (chi sì, chi no, chi 3 mm standard)

cicli (argomento molto amato dalle donne e molto meno dagli uomini)

chupa dance (quello non fatto e quello fatto male, in genere)

cacca (sempre rigorosamente a tavola, né prima né dopo per non sbagliare)

limoni (presenti passati e narrati)




E sui limoni ne ho sentite davvero di ogni. Arrivando infine alla seguente classificazione:



* limone a lenzuolo: chi lo ha illustrato si vanta di offrire i migliori limoni a lenzuolo del nordest. Trattasi di bacio con lingua grande, mooolto grande. E ben distesa. Un po’ come le leccate di un pastore maremmano me lo immagino. Poi non lo so, chi di dovere mi può correggere…



* limone a camaleonte: terribile. Avete presente il camaleonte quando se magna una mosca? Quello. La lingua che sfreccia rapida come quella di una serpe. E tu non fai in tempo nemmeno a intercettarla. Un appello ai baciatori. Vi prego. Non ci sono locuste da catturare tra i nostri molari. Abbiate pietà. Che va a finire che per la nevrosi ve la fermiamo con un morso, sta lingua.



* limone centrifugo: è il classico con la lingua rotante. Bocca spalancata e tutto un turbinare. Che essendo la lingua un organo eminentemente muscolare (cit. Wikipedia) probabilmente credono di fare dell’esercizio fisico. C’è chi sviluppa l’addominale e chi il genioglosso (Wikipedia di nuovo). Due robe che girano, girano, e non si incontrano maiiii.



* limone saracinesca: è l’uomo che cerca di trovare un pertugio tra due labbra chiuse, chuse come le chiese quando ti vuoi confessare. Che se anche passi, ti ci voglio vedere con i denti, a mandibola stretta.
In caso di saracinesca inesperta potete provare a perseverare. Forse deve solo lasciarsi un po’ andare. In caso di saracinesca ostinata lasciate perdere. Naturalmente di chiuso non troverete solo la dentatura, quindi tanto vale non insistere.



* limone a tubo: anche detto limone da butèi. È quello pieno di entusiasmo, che ti scordi del mondo attorno a te ma il mondo attorno a te no, e a seconda della tua età o si intenerisce o si indigna. Rigorosamente accompagnato da soft petting. Prelude a chissachè e lascia sempre l’uomo in una imbarazzante situazione di EVIDENTE insoddisfazione. Always the best lemmon ever.

* limone a inondazione: il limone acqua alta a Venezia. la lingua alluvionata. la rottura degli argini del Bacchiglione. Disgusting. Che vorresti attivare la protezione civile. Accettabile solo se presente un'assistente di poltrona attrezzata di aspiratore, come dal dentista. Solo che ne risente un attimino il romanticismo.


* limone grattugia: il limone viulento. Succede che l'uomo, a volte, al posto della barba si ritrova della carta vetrata dalla grana spessa. E se ci si lascia un po' andare alla passione si finisce il giorno dopo con un mento come quello di Denny combinaguai quando scivola di faccia sull'asfalto. Unica soluzione possibile: sbarbamento con ceretta. A caldo o a freddo, fate voi. Ma di grazia, limitiamo il danno della ricrescita e viviamo limoni più sereni.

* limoncè. Il limone alcolico. Chi c'è c'è, chi non c'è non c'è. Capita quando i fumi dell'alcol risvegliano l'ormone ma annebbiano il cervello. E ti trovi a baciare appassionatamente anche i pali della luce (cito testualmente una saggia collega). Che a volte sarebbe stato davvero meglio baciare un palo della luce.

mercoledì 7 settembre 2011

The summer is magic. Or is it just beer??

Signore e signori, si chiudono le danze.
That’s it.
La stagione alcolica estate 2011 è ufficialmente chiusa.
E non ridete, gente di poca fede.

Siamo riusciti a vedere:
• Manovre per uscire da una finestra credendo fosse una porta -Colpa del buio
• Penniche sul prato di fianco alla tenda dopo perdita di equilibrio -Si stava meglio, era fresco
• Tentativi (falliti) di redimere coppie molto gay in discoteca gay.
• Mojito autorovesciati in piena faccia a causa di esultanze improvvise.
• Ore e ore a fissare una piadina “il giorno dopo” senza riuscire a mangiarla.
• Pipì in parcheggio, fuori dalla macchina, sotto la pioggia scrosciante con ombrello gentilmente sorretto dall’amica dentro la macchina.
• Salviette sparse per appoggiare i piedi sul pavimento del bagno pubblico, tutte mancate.
• Cellulari tuffarsi in una birra media. Cellulari tuffarsi in piscina insieme alla proprietaria. Cellulari resuscitare il terzo gg - di asciugatura.
• Messaggi scritti dopo la disco in uno stato di semiveglia -composti da frasi di senso quasi compiuto composte da parole non meglio identificate composte da lettere a caso- - colpa del t9. O del blocco tasti. Già.
• Aggressivi tacchi 12 lasciare spazio a ciabatte ultra-flat a metà serata.

Grazie perché nonostante le premesse non fossero per niente felici, ai brutti momenti si sono alternati momenti memorabili.
Alla faccia dei problemi veri, degli ex fidanzati, delle brutte notizie, dei capi e delle ferie non fatte.

Thank you all…

Per i tornei a Bibione a Padova a Belluno a Porto Recanati a Verona…
Per aver visto bella pallavolo e anche no. Per aver visto bella festa di sicuro
Per aver assoldato sconosciuti per i tornei di cui sopra
Per le magliette scambiate
Per i km macinati
Per i balli scatenati
Per il cinese
Per il sushi
Per il kebab in spiaggia col sole che sorge
Per la tenda senza materassino
E per avermi ospitato nella tenda col materassino
Per le birre, i mojito, i long Island, gli orripilanti Margarita abbandonati dietro l’angolo.
Per le foto inguardabili
Per le foto censurate
Per avermi buttato in piscina col cellulare in tasca
Per aver volato
Per i balletti al Pride Village
Per aver recuperato la mia borsetta. Dov'era?
Per le colazioni salate
Per le coreografie dei Neri per Caso
Per i tre goal al calcio saponato
Per non avermi rotto neanche un ossicino nel calcio saponato
Per i numerosissimi auguri di compleanno, che crescono proporzionalmente agli utenti di FB
Per i gettoni utilizzati e quelli risparmiati
Per i drink NON ancora bevuti con mio marito
Per avermi trascinato in giro anche quando ero cotta e nevrotica ignorando le mie proteste
Per il bed and breakfast “dalla vecchia”
Per le notti in macchina con il 113 memorizzato sul cellulare “che non si sa mai”
Per i “beh, io mi prendo un po’ di tutto e parto, poi vediamo”
Per i baci rubati
Per i 4 kg accumulati invece che persi
Per aver riso di argomenti di cui ridere è tabù
Per i coccoli
Per la permanenza a San Bonifacio
Per avermi rubato i calzini
Per le panche e i tavoli montati alle 6 di mattina dopo la discoteca
Per le abluzioni mattutine nei bagni della Capannina
Per aver fermato la macchina tutte le volte che “fermafermaferma!!”
Per gli aperitivi lunghi e i caffè senza palle
Per i fiori
Per gli sgabelli dell’Ikea
Per l’inBloom, la Capannina, il Mr Charlie, il Tenda, il Pride Village, il Sushi Wok, gli spritz party in spiaggia, lo Shany
Per la 24h non giocata
Per i film in divano in serata no


Ora, come si diceva, la stagione alcolica è ufficialmente chiusa.
Fine Ramadan: prossimo Bibione Beach Marathon.

Ah.
Mi suggeriscono dalla regia che prima di quella di maggio c’è la tappa di settembre.
Che guarda caso è questo week end.
Eeeehhh niente…