martedì 29 dicembre 2009

Brainstorming al femminile


Quando uno cerca l'ispirazione ecco il terreno fertile: ufficio semideserto, 8 donne in età da marito, tutte senza marito.
Un paio riescono ancora a tenere stretto il fidanzato, ma si tratta di casi rari, eccezioni alla regola del -quando firmi un contratto qui dentro comincia la sfiga in amore. E non inizia la fortuna nel gioco, per inciso-

Mi sono fatta un esame di coscienza e in effetti se andiamo avanti così qualcuno disposto a scaldare queste lunghe notti invernali non lo troverò tanto facilmente.
Il top lo ho raggiunto qualche giorno fa: rincasata all’alba delle 5 da una serata di bagordi…ora perfetta per lo spuntino, rigorosamente salato.
Ma la porchetta senza bovis…su, che soddisfazione può dare? Così, per terminare in un crescendo di salato mi sono sparata un’acciuga.
Si, un’acciuga. C’è chi alle 5 e mezza brama cappuccino e brioche e chi tonno e capperi.
E nonostante fossi ormai una donna distrutta, mi sono diligentemente riempita il pentolino d’acqua, e lo ho altrettanto diligentemente posto sul fuoco…manie da vera vecchia…io senza di lei non sto bene capito, 24 anni e senza la boule calda da abbracciare non è lo stesso dormire.
Mi consola sapere che in quanto a mise raccapriccianti sono in buona compagnia. Immancabile il calzino, e anche il pigiamone di pile va per la maggiore.
Si dice che qualche sposina controcorrente lo abbia acquistato nuovo nuovo per la luna di miele.
Con una bella paperella.
Alla faccia del baby doll di seta e organza. Così vediamo subito se mi ami davvero. Tiè
Poveri uomini.
Anzi no. Poveri un corno.
Se una ripiega sulla tuta di flanella è perché sa che l’uomo mica li apprezza i pizzi di Sangallo che ci costano mezza paga.
Non se ne accorge, quando arriva a intravedere l'intimo oramai è troppo tardi, l’ormone è salito al cervello appannandoglielo completamente.
Io non mi arrendo.
Quest’estate entro da Intimissimi per comprare un regalo. Ne esco senza regalo, ma con un sexyssimo quanto inutile negligé.
Raso lilla e spallina sottile.
Da vera figa imperiale.
Nel dubbio ha ancora l’etichetta.
Sicuramente l’occasione della mia vita arriverà il giorno che indosserò la mutandona di cotone slandronata alla Bridget Jones.
E naturalmente non sarò depilata.
Perché sembra di no, ma Lei per presentarsi pronta all’occasione della vita dovrebbe avere un discreto preavviso, le liste d’attesa per la ceretta sono sempre lunghe infinite, e l’intimo rigorosamente coordinato, la cremina, il profumino…che se poi non va come speravi ti girano pure le palle, perché hai speso delle ore e svariate decine di euro.
Per Lui invece è diverso. Un bidet e pronti sulla linea di partenza.
A questa osservazione qualcuno qui ha arricciato il suo innocente nasino indignato. La verità ti fa male lo so…
Anche se la questione pelo al maschile comincia ad alimentare animati dibattiti.
Premettendo che per quanto mi riguarda, “meno pelo per tutti!”, le opinioni sono le più disparate.
C’è chi preferisce l’uomo glabro, il ragazzino imberbe, che al massimo gli vedi quest’ombra di peluria ancora morbida sotto il naso, e chi invece rivendica l’uomo incolto, villoso, rustico.
Una certezza mette tutte d’accordo. Se si depila, non si deve notare. Nel senso che l’odiata ricrescita, l’effetto grattugia, la si boccia all’unanimità.
Alzi la mano chi ama adagiarsi su un petto pungente come un roseto.
Uomo avvisato.

mercoledì 23 dicembre 2009

Come tintinnano le jingle bells


La domanda sorge spontanea: perché?? Perché una persona discretamente inserita nella rete sociale, con pochissimo tempo libero e oramai sulla via della maturità (?) dovrebbe perdere del tempo con un Blog?
La risposta in realtà ha nome e cognome….la mia fonte di ispirazione prima, la mia musa, dopo un anno gomito a gomito mi ha suggerito di sfruttare appieno le mie potenzialità. Professione:PIRLA.
Mi piace
Mi piace moltissimo.
Mi ci riconosco proprio.
Suo è anche il titolo di questo blog. Non ho detto che si tratta di una collega…collega dico, non compagna di banco. Forse siamo un po’ tardone per questo genere di cose…ma noi ci piacciamo così, teenager inside…e comunque non è che il suo fosse prettamente spirito altruistico: non voleva illuminare la mia strada ma lenire la sua noia…quindi in un certo senso le minchiate che scrivo hanno funzione sociale, sono un’opera di bene…

E questo mi ricollega direttamente al primo argomento che va affrontato volenti o nolenti…nel mio caso nolentissimo: Lo Spirito Natalizio.
Mi sono veramente resa conto che Natale era alle porte ieri mattina, quando in ufficio si sono diffuse nell’aria le prime note di una canzone natalizia…io ho inorridito.
Mi è proprio venuta la nevrosi, quella sensazione di pentola a pressione pronta ad esplodere, quella che se uno ti si avvicina tu gli lanceresti un souvenir del duomo di Milano in acciaio Inox. E poi ho scoperto che si trattava di un intero cd. UN INTERO CD. Un intero cd durerà almeno un’oretta…60 minuti di ribollimenti…e poi lo hanno fatto ripartire. Olè!
Ma la cosa peggiore è che tutte le colleghe presenti hanno sospirato estasiate, per 5 minuti l’ufficio è stato un continuum di “OOOHHH!!” “che belleeee” “che romanticoooo” (ufficio quasi totalmente femminile…con i suoi pro e i suoi contro…)
Fuori fioccava che era un piacere…


OOHHH….CHE BELLOOOO…CHE ROMANTICO uscire rischiando un femore sul piazzale ghiacciato, raggiungere il parcheggio tra gli schizzi di neve marrognola delle auto che passano accelerando proprio di fianco a te, non riconoscere la tua macchina tra quelle simpatiche sagome bianche, abbassare i finestrini per pulirli facendo cadere dentro tutto quello che ci si appoggiava sopra (siamo degli ingegneri, non c’è che dire), spalare con mezzi di fortuna e magari chiedere con l’occhione languido di essere spinta fuori dal parcheggio, alla prima frenata in mezzo alla strada vedersi scivolare la neve direttamente dal tetto al vetro davanti e provare così l’ebbrezza della guida “a naso”, e spararsi 35 km in prima e seconda monitorando il pirla davanti a te che non ha ritenuto utile comprarsi 4 fottutissime gomme da neve in una località montana in dicembre.
ROMANTICO. DECISAMENTE ROMANTICO.
Ma dico, romantica è la nevicata quando sei in una baita dispersa su un cucuzzolo, con un figo imperiale che ti offre un bicchiere di vino davanti a un caminetto scoppiettante, ma queste cose succedono solo negli Harmony, siamo sincere…
Il top poi sono le stelle di natale in vaso di plasticozza nera con vassoio portadocumenti come sottovaso…très chic.

E la giornata è continuata con l’ultimo allenamento pre-natalizio…seguito da lauto banchetto e gioioso scambio di regali…
Innanzitutto dopo aver bruciato 30 calorie in 2 ore e mezza di fatiche, ne abbiamo assunte 3.500 in 10 minuti di puro godimento. Non capisco perché il mondo è così ingiusto.
Pizza spaziale alta tra i 5 e i 10 cm seguita da pandoro affogato in crema al mascarpone, una manciata di calorie le assumi solo ad elencarne gli ingredienti…scene poco edificanti di piatti leccati e mestoli contesi…
In questi momenti il Natale mi piace. Moltissimo. E poi puoi sempre riprometterti di metterti a dieta dopo le feste, da vera italiana media. Sto invecchiando, il prossimo stadio è abbonarmi a Donna in Forma…
Che poi, apro una breve parentesi, non sarebbe una brutta idea….l’altro giorno in palestra c’è stata la pesata di gruppo. Questo terribile rito in cui ti devi mettere in fila, togli tutti gli indumenti consentiti nel limite della decenza, rimandi l’irrimandabile mandando avanti le teenager ossute e poi sali sul trabicolo trattenendo la pancia, non si sa mai che funzioni. Allora, premettendo che secondo me le tarano male ‘ste bilance, che pesano sempre di più di quelle di casa, io ho aspettato che tutti uscissero e mi sono pesata in privè…e ho visto un numero che mai nei miei 24 anni di vita…sono momenti che lasciano il segno..ma nel mio caso il segno è tutt’altro che indelebile, visto che il giorno dopo mi stavo ammazzando di crema al mascarpone…
Comunque tornando ai festeggiamenti pallavolistici dicevo del gioioso scambio di regali.
Quello mi è piaciuto, forse non sono un caso irrecuperabile dopotutto.
La peggio cosa però è dover fare regali a chi proprio ti sta sul gargarozzo…persone a cui al massimo regaleresti volentieri un rotolo di carta igienica vetrata…ecco, quei 3 Euro in calzini io li vorrei donare in beneficenza. Ti costano proprio il doppio dei 50 che scuci per un regalo sincero.
Ma ti tocca partecipare e allora li consegni alla tesoriera di turno, con la speranza che almeno quei calzini abbiano già il buco sull’alluce.

Mah, sarò io che lo spirito Natalizio me lo sono perso per strada…

Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh.