Odio il lunedì. E questo lunedì di più.
Ore 00.45: Mi avvolgo nel super piumo ikea fino alle narici.
Ore
2.30: Signore grazie, mi sveglio da un incubo orrendo, sudata e
tachicardica come Galeazzi dopo i 100 metri piani. Maledetti Ghost
Whisperer, Criminal Minds, NCIS, CSI, Cold Case, e l’ispettore Poirot.
Maledetti voi e maledettissima me che mi vi ci appiccico davanti SEMPRE.
Ore 3.15: Mi desto con la luce
accesa e il telefono sulla panza. In assenza di Luciotto si fa quel che
si può. Spengo tutto e mi rotolo nel sopracitato piumo.
Ore
5.15: Mi sveglio di soprassalto col cuore in gola, convinta di aver
sentito la sveglia del Nokia suonare. Peccato che sul mio comodino c’è
un Blackberry e non da segni di vita. Poi ci si mette anche la vescica.
Quella vescica che da bambina tanto ha fatto tribolare i miei, perché
una notte intera di pipì non l’ha contenuta fino agli 8 anni circa. Il
momento in cui devi decidere se abbandonare il piumino o tenerti forte
forte la pipì è orrendo. Voi mi capite. Qualsiasi sia la scelta ne esci
perdente, in ogni caso non dormirai più.
Ore 6.00: Suona la sveglia. Rinvio.
Ore 6.05: Suona la sveglia. Rinvio.
Ore 6.10: Suona la sveglia. Rinvio.
Ore 6.15: Suona la sveglia. Rinvio.
Ore 6.20: Suona la sveglia. Rinvio.
Ore 6.25: Suona la sveglia. Rinvio.
Ore 6.30: Suona la sveglia. Merda.
Il
segreto è evitare gli specchi e schivare gli sguardi della gente tipo
Gollum nella foresta, finché non si riesce a mettere mano al beauty.
Ore 6.42: Entro in macchina. -2.5 gradi.
Buongiorno mondo e buona settimana.
FUCK.