martedì 13 dicembre 2011

IL PARADISO DEI CALZINI


Ci dev' essere.

Una porta spazio temporale.

Un armadio di Narnia.

Una macchina del tempo di Marlin e Zapotec.

Una cassa magica del mago Oronzo


Ma da qualche parte devono pur essere finiti...


9 calzini di spugna da tennis (varie marche + intramontabile classico con righe del marocchino)

1 calzino di spugna giallo Simpson

1 gambaletto color carne antistupro

2 calzini a righe

1 a rombi

2 antiscivolo con i gommini e i fiorellini

1 calzettino fuxia

1 rosso natalizio con le dita

1 fantasmino rosa

4 gambaletti neri di diverse consistenze e lunghezze

4 calze nere da uomo (molto simili ma comunque diverse)

16 calzini sportivi bassi assortiti, colori, marhe, fantasie, bordini e fatture per tutti i gusti

1 orribile calza da uomo color panna (meglio che sia andata persa)


Per un totale, Madams & Sirs, di 44 calzini spaiati accumulati in un unico cesto.


E non considerando le 11 paia di gambaletti neri (quelli di diverse consistenze e lunghezze) che ho accoppiato con abbondante approssimazione per sfinimento.


Dove vanno a finire i calzini
quando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
i perduti con quelli spaiati

IL PARADISO DEI CALZINI

martedì 22 novembre 2011

Colletti bianchi o pale roventi?



Ovvero un’analisi sintetica della vita d’ufficio.
Perché se lo spread vola e i bond crollano, i ball turn. Eccome se turn.







Conclusioni dello studio:
Insieme allo spread vola anche la produzione di latte, che ad oggi sfamerebbe potenzialmente Botswana e Malawi.
Insieme ai bond crollano anche i maroons e cadi che ti ricadi il pavimento è ridotto come i box giochi per bambini selvaggi dei centri commerciali.
Attento a non inciampare.
E soprattutto cazzi tuoi se provi a raccoglierli.









lunedì 26 settembre 2011

AND ALL THAT I CAN SEE IS JUST A YELLOW LEMMON TREEEE


5 pranzi di 1h ciascuno + 10 pause caffè di 10 minuti ciascuna = 400 minuti utili a settimana.

Che sono circa 1600 minuti al mese dedicati alla goliardia e al cazzeggio socialmente utile.

Tra un’ insalatona e un caffè americano si suole disquisire dei temi più disparati…ma ce ne sono alcuni che ricorrono con una ricorrenza ricorrente.

Folto gruppo di donne in età da marito, spesso accompagnate da un paio di aitanti virgulti, si comincia lamentandosi del lavoro e racconando i week end, si finisce a parlare SEMPRE di:

peli superflui (chi sì, chi no, chi 3 mm standard)

cicli (argomento molto amato dalle donne e molto meno dagli uomini)

chupa dance (quello non fatto e quello fatto male, in genere)

cacca (sempre rigorosamente a tavola, né prima né dopo per non sbagliare)

limoni (presenti passati e narrati)




E sui limoni ne ho sentite davvero di ogni. Arrivando infine alla seguente classificazione:



* limone a lenzuolo: chi lo ha illustrato si vanta di offrire i migliori limoni a lenzuolo del nordest. Trattasi di bacio con lingua grande, mooolto grande. E ben distesa. Un po’ come le leccate di un pastore maremmano me lo immagino. Poi non lo so, chi di dovere mi può correggere…



* limone a camaleonte: terribile. Avete presente il camaleonte quando se magna una mosca? Quello. La lingua che sfreccia rapida come quella di una serpe. E tu non fai in tempo nemmeno a intercettarla. Un appello ai baciatori. Vi prego. Non ci sono locuste da catturare tra i nostri molari. Abbiate pietà. Che va a finire che per la nevrosi ve la fermiamo con un morso, sta lingua.



* limone centrifugo: è il classico con la lingua rotante. Bocca spalancata e tutto un turbinare. Che essendo la lingua un organo eminentemente muscolare (cit. Wikipedia) probabilmente credono di fare dell’esercizio fisico. C’è chi sviluppa l’addominale e chi il genioglosso (Wikipedia di nuovo). Due robe che girano, girano, e non si incontrano maiiii.



* limone saracinesca: è l’uomo che cerca di trovare un pertugio tra due labbra chiuse, chuse come le chiese quando ti vuoi confessare. Che se anche passi, ti ci voglio vedere con i denti, a mandibola stretta.
In caso di saracinesca inesperta potete provare a perseverare. Forse deve solo lasciarsi un po’ andare. In caso di saracinesca ostinata lasciate perdere. Naturalmente di chiuso non troverete solo la dentatura, quindi tanto vale non insistere.



* limone a tubo: anche detto limone da butèi. È quello pieno di entusiasmo, che ti scordi del mondo attorno a te ma il mondo attorno a te no, e a seconda della tua età o si intenerisce o si indigna. Rigorosamente accompagnato da soft petting. Prelude a chissachè e lascia sempre l’uomo in una imbarazzante situazione di EVIDENTE insoddisfazione. Always the best lemmon ever.

* limone a inondazione: il limone acqua alta a Venezia. la lingua alluvionata. la rottura degli argini del Bacchiglione. Disgusting. Che vorresti attivare la protezione civile. Accettabile solo se presente un'assistente di poltrona attrezzata di aspiratore, come dal dentista. Solo che ne risente un attimino il romanticismo.


* limone grattugia: il limone viulento. Succede che l'uomo, a volte, al posto della barba si ritrova della carta vetrata dalla grana spessa. E se ci si lascia un po' andare alla passione si finisce il giorno dopo con un mento come quello di Denny combinaguai quando scivola di faccia sull'asfalto. Unica soluzione possibile: sbarbamento con ceretta. A caldo o a freddo, fate voi. Ma di grazia, limitiamo il danno della ricrescita e viviamo limoni più sereni.

* limoncè. Il limone alcolico. Chi c'è c'è, chi non c'è non c'è. Capita quando i fumi dell'alcol risvegliano l'ormone ma annebbiano il cervello. E ti trovi a baciare appassionatamente anche i pali della luce (cito testualmente una saggia collega). Che a volte sarebbe stato davvero meglio baciare un palo della luce.

mercoledì 7 settembre 2011

The summer is magic. Or is it just beer??

Signore e signori, si chiudono le danze.
That’s it.
La stagione alcolica estate 2011 è ufficialmente chiusa.
E non ridete, gente di poca fede.

Siamo riusciti a vedere:
• Manovre per uscire da una finestra credendo fosse una porta -Colpa del buio
• Penniche sul prato di fianco alla tenda dopo perdita di equilibrio -Si stava meglio, era fresco
• Tentativi (falliti) di redimere coppie molto gay in discoteca gay.
• Mojito autorovesciati in piena faccia a causa di esultanze improvvise.
• Ore e ore a fissare una piadina “il giorno dopo” senza riuscire a mangiarla.
• Pipì in parcheggio, fuori dalla macchina, sotto la pioggia scrosciante con ombrello gentilmente sorretto dall’amica dentro la macchina.
• Salviette sparse per appoggiare i piedi sul pavimento del bagno pubblico, tutte mancate.
• Cellulari tuffarsi in una birra media. Cellulari tuffarsi in piscina insieme alla proprietaria. Cellulari resuscitare il terzo gg - di asciugatura.
• Messaggi scritti dopo la disco in uno stato di semiveglia -composti da frasi di senso quasi compiuto composte da parole non meglio identificate composte da lettere a caso- - colpa del t9. O del blocco tasti. Già.
• Aggressivi tacchi 12 lasciare spazio a ciabatte ultra-flat a metà serata.

Grazie perché nonostante le premesse non fossero per niente felici, ai brutti momenti si sono alternati momenti memorabili.
Alla faccia dei problemi veri, degli ex fidanzati, delle brutte notizie, dei capi e delle ferie non fatte.

Thank you all…

Per i tornei a Bibione a Padova a Belluno a Porto Recanati a Verona…
Per aver visto bella pallavolo e anche no. Per aver visto bella festa di sicuro
Per aver assoldato sconosciuti per i tornei di cui sopra
Per le magliette scambiate
Per i km macinati
Per i balli scatenati
Per il cinese
Per il sushi
Per il kebab in spiaggia col sole che sorge
Per la tenda senza materassino
E per avermi ospitato nella tenda col materassino
Per le birre, i mojito, i long Island, gli orripilanti Margarita abbandonati dietro l’angolo.
Per le foto inguardabili
Per le foto censurate
Per avermi buttato in piscina col cellulare in tasca
Per aver volato
Per i balletti al Pride Village
Per aver recuperato la mia borsetta. Dov'era?
Per le colazioni salate
Per le coreografie dei Neri per Caso
Per i tre goal al calcio saponato
Per non avermi rotto neanche un ossicino nel calcio saponato
Per i numerosissimi auguri di compleanno, che crescono proporzionalmente agli utenti di FB
Per i gettoni utilizzati e quelli risparmiati
Per i drink NON ancora bevuti con mio marito
Per avermi trascinato in giro anche quando ero cotta e nevrotica ignorando le mie proteste
Per il bed and breakfast “dalla vecchia”
Per le notti in macchina con il 113 memorizzato sul cellulare “che non si sa mai”
Per i “beh, io mi prendo un po’ di tutto e parto, poi vediamo”
Per i baci rubati
Per i 4 kg accumulati invece che persi
Per aver riso di argomenti di cui ridere è tabù
Per i coccoli
Per la permanenza a San Bonifacio
Per avermi rubato i calzini
Per le panche e i tavoli montati alle 6 di mattina dopo la discoteca
Per le abluzioni mattutine nei bagni della Capannina
Per aver fermato la macchina tutte le volte che “fermafermaferma!!”
Per gli aperitivi lunghi e i caffè senza palle
Per i fiori
Per gli sgabelli dell’Ikea
Per l’inBloom, la Capannina, il Mr Charlie, il Tenda, il Pride Village, il Sushi Wok, gli spritz party in spiaggia, lo Shany
Per la 24h non giocata
Per i film in divano in serata no


Ora, come si diceva, la stagione alcolica è ufficialmente chiusa.
Fine Ramadan: prossimo Bibione Beach Marathon.

Ah.
Mi suggeriscono dalla regia che prima di quella di maggio c’è la tappa di settembre.
Che guarda caso è questo week end.
Eeeehhh niente…


venerdì 12 agosto 2011

MAN BRAIN



Vorrei un cervello maschile.

Per pensare in stampatello. Se proprio è necessario pensare.

Per non andare in crisi davanti a una qualsivoglia scelta, anche tra gelato in cono o in coppetta.

Per potermi sbronzare con gli amici senza sensi di colpa per le calorie liquide.

Per riuscire a fare la cacca ovunque, ma davvero ovunque, e non dover per forza riportarmela a casa anche se la vacanza dura 10 gg.

Per poter guardare i culi delle ragazze senza fare raffronti con il mio.

Per suddividere gli uomini in fighe - fregne e cagne e comportarmi di conseguenza.

Per ragionare secondo una logica del tipo: Mi piace? Ok. Non mi piace? Pazienza.

E non una del tipo: Mi piace? Si ma se poi magari succede che, che ne so, in futuro, e se lui e se lei, e se l’altro, e se magari oddio ma cosa succederà??

Per vivere la mia vita in modalità pappa-cacca-nanna.

Per riuscire a litigare e farmela passare in 10 minuti, senza sentire la necessità di risolvere la causa della discussione.

Per non voler sempre andare a fondo delle questioni, dei pensieri, dei problemi.

Per vivere gli stati d’animo invece di analizzarli.

Per abbondare di un solo tipo di pippe, e tra le due, non quelle mentali.


lunedì 1 agosto 2011

TE L'AVEVO DETTO.


Dimenticavo la scena madre.
L'apice dell'umiliazione femminile.
L'apoteosi della vergogna con le tette.
l'esaltazione del binomio donne-motori.

Donna X porta l'auto (del papi) a cambiare le gomme.
Gommista Y issa l'auto sulla pista delle micro machines formato adulti.
Donna X torna poco dopo a recuperare la macchina.
Gommista Y consegna le chiavi affermando "prego, può andare!"
Sudore freddo per la donna X.
Sorriso bastardo per il gommista Y.
Col cazzo che ti chiedo ti tirarmi giù la macchina da li.
Giammai.
Aiutante sbarbino con tony calato Z assiste alla scena a braccia conserte.
Donna X mette la retro e poi sterza.
Troppo presto.
Rumore sordo di plastica vs metallo. Bio Parco.
Donna X mani nei capelli. Biondi.
Gommista Y si accuccia davanti al cofano e ne riemerge con un pezzo nero in mano, affermando poco convinto "non è successo niente".
Aiutante Z squote impercettibilmente la testa e dice "te l'avevo detto."


Te l'avevo detto?????
Brutto smilzo nella primavera della post-pubertà??? te l'avevo detto????
aspettavi questo momento con ansia no???
perchè ti pagano per scaldarti quelle zozze mani ossute sotto le ascelle, NO???

In un'altra vita nascerai bionda.
E io benzinaio.
O poliziotto.
O arrogante aiuto-gommista col tony calato.
Oooohhhyessss.

martedì 26 luglio 2011

BIONDO E' BELLO


Bionde si nasce, e io, modestamente lo nacqui.

Mi sono sentita vera bionda quando:

 Ho fatto il biglietto del treno alla macchinetta e sono andata a prendere il treno.
Senza biglietto.

 Ho fatto serata a Treviso e la mattina direttamente dalla festa ho preso il treno senza passare dall’appartamento “che tanto non ho niente di essenziale”. Sono arrivata a metà strada per poi ricordarmi che il “niente di essenziale” erano le chiavi della macchina. Scendi dal treno. Aspetta il treno inverso. Prendi il treno. Cammina fino a casa. Torna in stazione. Riprendi il treno. Il tutto senza aver dormito un secondo. Felicitàààà

 Recentissimamente sono andata a prelevare al bancomat e poi sono arrivata spavalda al bar, strillando “questo giro lo pago ioooo”.
Per poi aprire il portafoglio e non trovare una banconota neanche di quelle del monopoli. Dopo aver cercato in tutti i pertugi del mio bagaglio a mano, nelle tasche, e anche nel beauty tra i Nuvenia che non si sa mai, ho dedotto di non aver mai ritirato i soldi dallo sportello…sono corsa inutilmente sul luogo del misfatto, e sono tornata umiliata tra gli sbeffeggiamenti generali. Amici insensibili.
Ho controllato se c’era qualcuno al bar che offriva Moët et Chandon alla mia salute. Poi ho confessato il tutto telefonicamente alla banca. Sbagliata. Maledetta rubrica del Samsung. Allora ho pensato “beh, almeno non mi conosce”. E a quel punto mi sono sentita dire “il modulo lo porto a tuo papà dai, tanto passo di li”. E mi volevo sotterrare. Finché ho scoperto che questo in realtà conosce mia sorella. Dunque la figura di merda ha la faccia di mia sorella. Mi piace. Assai.

 Ho fatto la spesa al super. Ho pesato le banane e me ne sono andata con la mia etichetta, ma senza le banane. Sono tornata a prenderle con nonchalance tra gli sguardi perplessi della gente in coda alla bilancia.
Poi ho preso le zucchine. E nel dubbio di dimenticarle sulla bilancia non le ho proprio pesate. In cassa un trenino imbufalito di carrelli tipo casello autostradale a ferragosto ha atteso che la commessa mi andasse a pesare le zucchine. Io sorridevo imbarazzata. Sperando che almeno non fossero gli stessi della coda alla bilancia. Quando feci la commessa la categoria di clienti che più odiai furono i non pesatori di frutta e verdura. Che rincoglioniti dai.
Poi sono andata a scegliere una sciarpina per mia sorella…che la sua aveva fatto una brutta fine…di cui magari vi racconterò, magari. L’ho pagata e me ne stavo andando. Senza sciarpa. Quando mi ha chiamato la commessa ho finto di aver un attimo recuperato le borse, anche un po’ stizzita. E arrivo checcavolo, un attimo!

 Mi ha fermato la polizia. Mentre poliziotto nr 1 circumnavigava il mio bolide, poliziotto nr 2 si affacciava al finestrino affermando “signorina, ha un faro che non funziona”
“ah, ecco perché tutti mi facevano i fari!!”



“ehm…signorina, credo che le facessero i fari perché c’eravamo noi…”
“ah, ecco”

 Posto di blocco –raccolta-patenti- del sabato sera.
“guardi, ha la luce della targa che non funziona” (ecchecavolo di problemi ho con ‘ste luci???)
“quale??”
“se le dico quella della targa, quella dietro, la targa davanti mica ha la luce”
“ah. E scusi, DI GRAZIA, lei come ha fatto a vedere da li davanti che la mia luce dietro non funziona??”
“soffi pure qui”

Mia sorella imprecava nel sedile passeggero, chiedendomi se una santa volta potevo evitare di polemizzare, almeno con un uomo in divisa. Ma scusa, questo qui è un cafonazzo in divisa, io voglio capire, è mio diritto. Che poi non si distingue una parola per come biascica, farei soffiare lui, e poi facciamo la gara. come la ruota della fortuna. CENTO!CENTO!CENTO! Io non avevo mai soffiato prima, e quella roba li a me sembrava una torcia…secondo me mi ha fatto soffiare nella torcia e sta ancora ridendo. Maledetto.

 Sono uscita dal meraviglio parcheggio aziendale in retro…non vedendo il dosso di ghiaia e posteggiandomicivici sopra con una sgommata arrogante, rimanendo poi a metà, tipo sorpresa basculante degli ovetti Kinder. Mi sono guardata intorno per verificare quante persone avevano assistito alla scena. Poi ho dato un’accelerata e me la sono filata veloce come il vento. Lasciando a ricordo due solchi che ci si può fare una pista per il rolo.

Ho tentato di mascherare la mia natura con una tinta azzardata….a Londra ero una moracciona decisa…ma la mia amichetta mi ha fatto notare che rimanevo bionda dentro, e che non avrei mai fregato nessuno. Così ho desistito.
Peccato. Il color cioccolata-sbiadiscounpo’tendendoalrossiccioperpoipassarealnerocorvino con il mio nobile incarnato pallidino-verdognolo delle mattine invernali mi donava.
Peccato davvero.

giovedì 9 giugno 2011

Detto fatto


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Due righe per evitare il succo di pomodoro.
Forse così mi sono guadagnata almeno un Bloody Mary.
L'origano lo porto io.

mercoledì 27 aprile 2011

L'universo maschile secondo Eulero-Venn

L'altro giorno rimuginavo intensamente sulle mie ultime idilliache vicende con l'universo maschile, quando sono giunta ad una teoria a mio avviso ineccepibile.
Riguarda la composizione scarsamente eterogenea della popolazione mascula che ho avuto il piacere di trovare sulla mia strada.

Non mi sono resa conto di quanto la mia tesi fosse semplicistica e INGIUSTAMENTE generalizzante fino a che non l'ho illustrata ad alcune menti femminili illuminate e illuminanti che mi hanno aiutato ad arricchirla step by step, intersezione by intersezione.

Signore e Signori, ecco a voi L'universo maschile secondo Eulero-Venn

STEP ONE_ LE DUE MACROAREE PRIMORDIALI


STEP TWO_ IL COMMENTO DELLA MAMMA: "E QUELLE CHE L'HANNO TROVATO ALLORA??"



NB: Intersezione tra Big Stronzi e Occupati, nella quale figurano gli elementi "fedifraghi" e "broccolatori non domestici"

STEP THREE_IL COMMENTO DELLA NONNA: "IL PRIMO AMORE COME SI PUO' DIMENTICARE"



NB: Ulteriore intersezione con Big Stronzi, perchè se uno non è un po' stronzo non ci rimani 7 anni. Si sa che le donne funzionano così.

STEP 4_IL COMMENTO DELLA BABI: "E I GAY DOVE LI METTI?? AGGIUNGICI PURE I GAY!!"



NB: Nell'intersezione posizioniamo gli elementi "frocchi non dichiarati"

Panorama completo.
Ma la speranza è l'ultima a morire.
E Ai posteri l'ardua sentenza.
E Chi non risica non rosica.
E Ci vedremo a Filippi.
E Il mio regno per un cavallo.
Eccetera.

giovedì 14 aprile 2011

Paris Hilton di montagna & Co.

Deliziosi sarcofaghi dalla piega impeccabile e dentro il vuoto cosmico.

Quando wikipedia scrive “La condizione di vuoto perfetto non è ottenibile in laboratorio e non è mai stata osservata in natura” conferma di non averli mai incontrati.

Ed io ci ho messo anni a convincermi che sotto, sotto sotto sotto sotto, di sostanza non ce n’è. Neanche una molecola di sostanza, solo solamente fottuta apparenza. E la capacità camaleontica di cambiar opinione sul mondo e sulle persone a seconda della fetta di mondo e di persone che di volta in volta li circonda. Schifano i punkabbbestia ma adorano i finti punkabbestia, gli alternativi farlocchi, i figli di papà che strisciano la loro visa per sembrare più avanti, più stylish, PIÙ.

Ma a scuola per imparare a far di conto li avevate i problemi con Pierino che comprava due matite, in negozio ce n'erano 5 "quante matite rimangono dopo che è uscito Pierino dal negozio?"

O da voi c'erano GianMaria Filippo e Lucrezia Adalberta che compravano due pochette Vuitton, una della collezione autunno-inverno 2011, l’altra Limited Edition "quanto spendono GianMaria e Lucrezia?"
-Che oramai, sfigati, Vuitton è roba da zozza e ignobile plebaglia-

Non dico che il tuo intonso mocassino scamosciato non serva.

Il mondo è bello perché è vario.

E nella categoria sociale alla quale ti piace appartenere l’intonso mocassino scamosciato serve eccome.

Ma io anche se non lo vedo sto bene lo stesso, anzi, ti dirò,sto decisamente meglio.

Perché se uno di sostanza ne è pieno, posso anche chiudere un occhio sul mocassino, facendomi violenza.

Ma se oltre ad indossare un mocassino, non hai nemmeno le biglie per guardarmi negli occhi, vai a fare il galletto in altri pollai, che io ti faccio allo spiedo.

E vi guardo conversare e un po’ invidio il mare di dollari nel quale siete passati a sguazzare direttamente dallo sguazzamento nel ventre materno.

Ma poi capisco che la cicogna quella volta per questioni di portanza in volo ha dovuto scegliere tra i dollari e il cervello e ha scelto i dollari, come darle torto.

E vi guardo e capisco che siete un mondo a parte, un telefilm, una puntata di O.C. fuori contesto.

E vi guardo e capisco che ho un sacco di cose da dire, ma niente da dire a voi.

E vi guardo e ascolto, attenta, come un sociologo che studia la variegata natura umana, come una blogghista improvvisata che prende nota per il suo prossimo post.


E secondo me voti pure Berlusconi e non hai nemmeno il coraggio di ammetterlo.





Quando un aperitivo può essere illuminante.


PS: al prossimo aperitivo ci vado con queste. Sono proprio quelle BASIC eh?? quelle basic basic!

giovedì 31 marzo 2011

Il crogiolo delle inutilità

Pe rassicurare i fedeli lettori che la mia non è una crisi dello scrittore, la mia mente è un continuo ribollire di cazzate, una fucina di inutilità.
E' che non ho il tempo di trascriverle.
Quanto materiale sprecato. Si potrebbe pensare a una nuova fonte di energia alternativa. Due ventole nelle orecchie e via.

Eolico quando mi girano le eliche.
Solare quando c'ho la luna buona e sorrido con l'occhio da cerbiatta(che fa girare il mondo, non lo sottovalutate)
Biomasse che di biomassa ce n'è in abbondanza.
Idroelettrica quando mi tocca tenermi la pipì per tutto il giorno. Riesce meglio se è la pipì a pressione, quella dal getto deciso. Riesce un po' peggio quando c'è quella pipì che scorre inesorabile senza pressione, per inerzia, e non finisce piùùùù...goccia dopo goccia che nel bagno pubblico ti fai i quadricipidi di Gattuso.
Energia mareomotrice per le giornate post-sbronza.

Anche oggi dopo essermi accorta di aver fatto un minuscolo errore -minuscolo eh? Ma ripetuto su 200 file- ho versato una lacrima.
Ho tirato una fila di BioParchi e Zio Mago e Zio Pino e tutto il parentame.
Mi sono isolata dal mondo esterno per 10 minuti con un'espressione da pazza pluriomicida.
E poi mi sono rilassata e ho ricominciato a produrre. Le minchiate intendo.
I file non sono ancora corretti, in compenso mi è passato il lieve fastidio mattutino.

Anche perchè, con tutto il rispetto, le formule excel sono passate in secondo piano quando in bagno -sempre in bagno capitano i momenti salienti della tua vita- ho fatto una scoperta RACCAPRICCIANTE.
Un capello completamente bianco.
Candido.
E gagliardo eh? Mica una doppiapunta che so, un leggero sfibramento. Sano come un pesce, il bastardo.
Ho percorso tutto il corridoio come un'idiota col braccio alzato e il ciuffo stretto in mano per mostrarlo alla mia vicina di scrivania. MI hanno pure fermata per chiaccherare e io ho sostenuto la conversazione con nonchalance senza mollare per un attimo la presa.
E lei, splendido esemplare di vera amica, ha dato la risposta esatta, quella che ci si aspetta da una vera amica:
"Mavvvvaaaaaa. è biondo!!"
Infatti, io mica diventerò una vecchia canuta...diventerò una vecchia platino.
Perchè la moda passa, lo stile resta.

martedì 15 marzo 2011

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

I LETTORI DI QUESTO BLOG DI SPESSORE SONO PREGATI DI IDENTIFICARSI ISCRIVENDOVISICISIVI.
DEVO CAPIRE CHI POSSO CONTINUARE A INSULTARE, ED E' CHIARO, SE SEI TU CHE LEGGI, MI DARO' UN CONTEGNO.

Ascendente: Paolo Fox


Stamattina guidavo gagliarda direzione ufficio, facendo un selvaggio zapping radiofonico [perché ogni due stazioni si prende Radio Maria??

Deejay- ztztz- Radio Maria -RTL- ztztz- Radio Maria-101-RadioMaria-105- ztztz- Radio Maria - Radio Padania- ztztz - Radio Maria – KissKiss - Radio Maria – ‘Sti cazzi – Radio Maria- amen. ]

E incappo nell’oroscopo. I love oroscopo. Mi garbava soprattutto il momento oroscopo dell’ufficio, abitudine dei bei tempi andati ormai caduta in disuso.

Partiva la lettrice ufficiale, pubblico in religioso silenzio:

Toro: Venere in asse vi regala momenti di fuoco con il vostro partner, per i single previsti incontri appassionanti, buttatevi!”

Inni di giubilo delle colleghe del toro e applausi scroscianti.

Vergine: questa luna maliziosa riserva piccanti sorprese, approfittatene, siete sulla cresta dell’onda!”

Ululati ammiccanti e commenti da camionista delle suddette colleghe.

Leone: valutate con attenzione un’ interessante proposta di lavoro. Oculatezza.”

Silenzio.

Leggi meglio, non dice niente di incontri appassionati e piccanti sorprese??

“No, però c’è scritto oculatezza”

Che poi che cazzzzzz vuol dire oculatezza?? Suona pure male, oculatezza dillo a tua sorella, cafone!

Naturalmente io non sono né Toro né Vergine, e qui chiudiamo la parentesi.

Comunque nell’oroscopo di stamattina si consigliava di iniziare la giornata nel seguente modo:

“Alzatevi, concedetevi una gustosa colazione, leggete una poesia, poi guardatevi allo specchio e dite –ti voglio bene-“

Caro amico cartomante, chiromante, minchiomante, o qualsiasi simil-Vanna-Marchi tu sia.

Parliamone.

Io ci posso provare ad alzarmi e mangiarmi una lasagna al radicchio tardivo di Treviso mentre leggo tra una forchettata e l’altra A Luigia Pallavicini caduta da cavallo del Foscolo, però poi quando mi guardo allo specchio al massimo riesco a dire – mi voglio curare.

Il primo ostacolo sta già nella prima parola: alzatevi.

Io apro un occhio. Posticipo la sveglia. Chiudo l’occhio. Posticipo la seconda sveglia. La terza sveglia. Riapro l’occhio. Inneggio una riga di paroline in francese in rima baciata e alternata. Richiudo l’occhio. Penso a una scusa per non andare a lavorare. Non la trovo. Penso che la mia vita sarà scandita da terribili risvegli all’alba e decido che non so se voglio continuare a vivere una vita ‘si triste. Riapro l’occhio. E a questo punto mi alzo.

Così tra l’altro mi sono giocata tutti i minuti utili alla colazione e ai versi lirici, e l’unica cosa che forse riesco a leggere sono gli ingredienti sulla scatola dei cereali davanti a me sul tavolo, mentre la fisso inebetita. Senza mangiarli, perché non ho tempo.

Poi vado allo specchio e non penso “quanto ti voglio bene” ma magari “l’operazione ristrutturazione oggi sarà più delicata del solito, ci vorrebbe un esperto restauratore delle Belle Arti di Firenze”.

Naturalmente mentre mi rotolavo nel letto mi giocavo anche i minuti dedicabili a trucco e parrucco, quindi le opzioni alla fine rimangono 2:

1) L’opzione guida estrema: Il trucco al volante. Approfittando di tutti i semafori e gli attraversamenti pedonali, oppure in corsa, per le più temerarie.

2) L’opzione incognito: Arrivo sul posto di lavoro con cappotto del bavero importante, cappello calatissimo in fronte, sciarpa fino al naso, occhiali e baffi farlocchi, strisciando lungo i muri senza dare nell’occhio. Entra in bagno Crudelia De Mon con l’influenza, esce dal bagno Megan Fox . Tipo Kate Moss prima e dopo il Photoshop.

Tipo.

Eddai era per rendere l’idea.

lunedì 7 marzo 2011

qui c'è quasi di tutto



RAGAZZA 25ENNE seria, brava, carina, dolce, sensibile, simpatica, passionale vorrebbe conoscere un ragazzo di bell'aspetto, aitante, con buona posizione socio-economica, dinamico, dolce e determinato, che odi l'ipocrisia. Vorrei conoscere una persona speciale, mentalmente aperta, indipendente, non bigotta, di buona cultura, senza vizi particolari, che voglia una vita piena di allegria e sapore.

Nota nr1 per gli inserzionisti: se hai tutte queste qualità e manco l'ombra di un difetto, com'è che nessuno di fila di pezza?! Facciamoci delle domande.
Nota nr2 per gli inserzionisti: chi non vorrebbe conoscere un ragazzo di bell'aspetto, aitante, con buona posizione socio-economica, dinamico, dolce e determinato, che odi l'ipocrisia, una persona speciale, mentalmente aperta, indipendente, non bigotta, di buona cultura, senza vizi particolari, che voglia una vita piena di allegria e sapore????
Mettiti in fila e prendi il numeretto.
Che se veramente esiste questo soggetto ci sarà da sgomitare.
E se veramente esiste questo soggetto di sicuro non starà leggendo il tuo annuncio.
A meno che non trovi il giornaletto sul davanzale del bagno nel momento topico, ma in quel caso il vostro rapporto non parte sotto i migliori auspici.

Detto questo trasformerei per un istante "le mil e una notte" in "qui c'è quasi di tutto"

AAA cercasi ancora non disperatamente ma quasi, uomo sapiens sapiens per vacanza bohemienne.
Coppia di allegri seminomadi ben assortiti e amica zitella cercano secondo uomo per tour italico con tappe da definire.
Richiesto spirito di adattabilità e contributo ilare, ascella che non olezza e abilità a trasformare delle scatolette di tonno in gourmet.
Non facciano la fatica di candidarsi le pigne nel cul, i noiosi e quelli che non reggono il ritmo di una nottata di danze sfrenate su una musica a casaccio.
Il cadidato ideale deve sopportare una donna che schizza come un razzo al primo squillo di sveglia sfracassando le palle a tutti e l'altra che non rotola giù dal letto neanche a batteria della sveglia esaurita.
Il tutto senza creare squilibri nella psiche della seconda con bruschi risvegli, pena il fallimento sociale delle successive 24h.
Non ci piace il pigiama da uomo fantasia bordeaux e grigio.
Gradita voglia di guidare e sorseggiare del buon vino. Non contestualmente.
Tipo di vacanza: alternativo_culturalemanontroppo_lowest cost_migrattoanchevolentieriunpo'lapanzadopounannodilavoro_
Vietate le camicie.
Consigliate le felpe con cappuccio.
Astenersi perditempo.

martedì 22 febbraio 2011

FITNESS ANIMALS PART 1


Tentativo nr 1 di catalogazione dell'eterogenea e complessa realtà umana di una palestra.

-- IL TRIANGOLO EQUILATERO: Un classico INTRAMONTABILE: tarchiato e gonfio come un palloncino alla sagra della Madonna addolorata.
Solleva un bilancere pesantissimo; gli si gonfia la vena sul collo; emette dei gemiti strazianti che mi sanno da via di mezzo tra felino in calore e mucca sgozzata; fa n'3 ripetizioni con l'amico triangolo che controlla dall'alto che non si ammazzi e intanto incita entusiasta, poi si alza con aria soddisfatta.

E tu ti fai delle domande, ma non trovi le risposte; scrolli le spalle e te ne vai, conscia che quel suono orribile ti perseguiterà nel sonno per settimane.
Immancabile la canotta molto aderente, molto a costine e molto striminzita sulla schiena. E la cinta di cuoio spesso, professional, quella per veri duri, anche quando la schiena non viene affatto sollecitata. L'ecosistema che si può generare lì sotto...brivido.
Il triangolo è proprio un triangolo. Equilatero se non supera il metro e 70, isoscele se lo supera. Non si capisce chi gli ha suggerito che va sviluppata solo la parte superiore del corpo. Di certo non una donna.
Che poi le braccia non si abbassano più, da far fatica a mettere le mani in tasca, il collo scompare, il pettorale fa invidia a Brigitta Bulgari, ma lì sotto la desolazione, due sedani pallidi e pelosetti.
Sarà per non far sembrare il ninnolo ancor più ninnolo. Mah...

-- LA FIGA DA PALESTRA: Il triangolo almeno è pittoresco, fa folklore. Questa invece fa solo un immenso fastidio.
Premessa: la figa da palestra NON ha assolutamente bisogno della palestra.
Quindi l'unico scopo della sua seduta di fitness è quello di innervosire le decine di donne realmente sudate nella sala. Quelle così mervigliosamente normali, col capello scarmigliato e l'ascella pezzata. Pezzata capito?? Miss gluteo-marmo-di-Carrara ce l'hai mai avuta un'ascella pezzata? Una dico, mica tutte e due, per carità. No eh?
Naturalmente la figa da palestra è molto attenta al look, e il segno della mutanda sotto il pinocchietto potrebbe causarle un attacco isterico. Non solo a lei comunque, anche alle sventurate che si trovano a rassicurarla sul fatto che nessuno degli uomini presenti si formalizzerà per il perizoma dimenticato. Sicuramente farà un po' schifo eh, ma credo che lo potranno superare.
Ora vai, su, e inciampati sul tapis roulant, se capita.
Vai a passeggiare sculettando tra le macchine, sorridendo come Berlusconi dei tempi d'oro e di tanto in tanto studia la scheda con attenzione e ooop...oooop! Sollevamento 0,5 kg x 5 ripetizioni.
...
...
...
Bella la vita se si nasce col culo geneticamente sodo.

mercoledì 16 febbraio 2011

LOVE IS IN THE AIR. CHEPPALLE.



Bello San Valentino...piacevole come la voce di Giusy Ferreri...come il capello nel pasticcio al ristorante...come le vesciche da Dr Martens...

Mi ha sempre messo in difficolà...
Fin dai tempi della seconda-terza elementare, quando io ero un emerito maschiaccio e il mio compagno di scuola si ostinava a regalarmi puntuale i Baci Perugina.

Orrore.
Sdegno.
Vergogna delle vergogne.

il 14 febbraio all'alba finte malattie e termometri taroccati che neanche per il compito di storia.
Quasi più traumatico delle prove delle tabelline col maestro Andrea. Quasi.
E i miei genitori snaturati e insensibili al mio dramma mi mandavano ugualmente a scuola...

Il momento più temuto si fece addirittura insostenibile quella volta che la scatola di Baci fu accompagnata da un biglietto a forma di cuore gigante, e la maestra commossa mi obbligò a ringraziare PUBBLICAMENTE.

Grazie caro compagno di scuola, la prossima volta magari, mimetizzata nella cioccolata regalami anche una pala per scavarmi una fossa e nascondermici dentro. Eh? che te ne pare?
Magari un po' meno romantico ma senz'altro funzionale.

Povero Romeo mancato...non sapevo apprezzare, che vi devo dire, giocavo con i lombrichi e mi sbucciavo le ginocchia, avevo tutt'altre inclinazioni.

Poi sono cresciuta, e mi hanno intortato con un mazzo di rose consegnate in classe alle magistrali...
Mossa tatticissima, perchè immaginatevi l'effetto di un bidello che entra con quest'abbondanza floreale e 25 squinzie che si sciolgono come neve al sole.

Io sono diventata di una tonalità simil-magenta e ho ringraziato il cielo che ci fosse in quel momento un anonimo supplente e non il pettegolissimo prof di matematica. Thank's God.

Sul biglietto l'uomo ometteva di specificare di gustarmi bene quelle rose perchè in 7 anni ci sarebbero stati solo altri due bis.
Per inciso, tutti nell'arco dei primi 12 mesi.
L'ultimo era una rosa sola, e si era già passati dalla fase -TI CONQUISTO OH' MIA PINCIPESSA- a quella -CONFERMO DI AVER QUALCOSA DA FARMI PERDONARE-

Pare che adesso io stia attraversando una terza tappa fondamentale del ciclo vitale femminile, quella _ODIOSANVALENTINO_CHEPOIèSOLOUNAFESTACOMMERCIALE_FESTEGGIAMOSANFAUSTINOAHAHAH(RISATA FALSAMENTE ALLEGRA)_

Questa fase è la fase della zitella acida.
Dell'animo inaridito.
Dell'addio al romanticismo.
La fase in cui ti andresti a rimangiare i Baci ammuffiti del compagno di classe.
In cui l'unica occasione che hai di fare l'occhio languido ad un uomo, è quando ti fermano i carabineri e ti chiedono patente e libretto.

Ringrazio comunque la fedele collega Barbara che mi ha salutato con un "Auguri frociazzo", la mia vicina di scrivania per il cioccolatino a forma di cuore di lunedì mattina, e Pietro per essere stato l'unico uomo ad avermi fatto gli auguri di San Valentino. Solo perchè doveva chiedermi di quei dati di quel cliente.

Grazie.
In questa valle di lacrime, non c'è da fare tanto i delicati.

venerdì 4 febbraio 2011

LA MIA VITA E' UN FOGLIO EXCEL


Perchè i fogli excel salveranno il mondo.
O quantomeno il mondo del mio capo.
Che si diletta a intasare il Cybespazio dell'azienda con centinaia di trilioni di fogli excel. Fatti dalle sfortunate di turno, preferibilmente con le caselline colorate, perchè anche l'occhio vuole la sua parte.

Nel mio mondo un articolato xls doveva servire a monitorare la mia dieta.
Ogni casella un pasto, ogni sgarro una casella rossa.
Senza pietà come Anna Oxa.
e vi assicuro che non c'è niente di peggio che cercare di imbrogliare sè stessi facendo finta di dimenticare gelati e cioccolatini per non vedere troppo rosso...
abbandonato dopo due fallimentari settimane.

Poi un altro doveva servirmi a monitorare le spese.
Organizzato in una sorta di partita doppia con tanto di dare e avere, per dimostrare che del corso di Economia ho studiato solo Cap1 e il primo paragrafo del Cap2 (poi ci si è messa di mezzo la fuckin' IVA e ho peferito tornare a leggere Donna Moderna) ma i concetti chiave sono indelebilmente scritti nella mia memoria.
abbandonato ancora prima di cominciare

Tutto perchè ho avuto la sciagurata idea di andare al centro commerciale il primo giorno di saldi

DA SOLA

mai più. se lo rifaccio fermatemi con la violenza, è per una buona causa.
sono riuscita a comprare nell'ordine:
-BATTERIA DI PENTOLE (NON HO LA CUCINA MA CI PENSERò POI, INTANTO HO LE PENTOLE, OFFERTONA IRRINUNCIABILE. CREDO. MASTROTA SAREBBE FIERO DI ME)
-CIOTOLA FUXIA CON INTERNO IN LEGNO TRES CHIC (IMPOSSIBILE DA LAVARE MA BELLIZZIMA)
-MUGS BICOLOR (2 PER COLORE PERCHè NON SAPEVO QUALE SCEGLIERE. CREPI L'AVARIZIA)
-PORTAFOGLIO (CHE PRETENDE DI SEMBRARE PELLE MA PUZZA DA COPERTONE MICHELIN BRUCIATO)
-3 PANTALONI (DI CUI 2 NON IN SALDO, OVVIAMENTE, MI HA GUARDATO MALE PERSINO IL COMMESSO)
-2 MAGLIETTE (DI CUI UNA RIGOROSA NEW COLLECTION, VEDI SOPRA)
-UN GOLFINO NERO (CHE IL NERO STA CON TUTTO)
-3 PAIA DI SCARPE (DI CUI UN PAIO DA VERA TEENAGER, CHE SE MI FACCIO IL CIUFFO DA EMO E MI METTO IL PANTALONE MOLLO SUL CULO E STRETTO SUL POLPACCIO CI STO DAVVERO DENTRO E POSSO FINGERMI PRIMA LICEO E CIONDOLARE PER LA STAZIONE TRA GLI SQUINZI SENZA DESTARE SOSPETTI)
NOTA BENE. PAGO LE SCARPE E ATTRAVERSO IL CORRIDOIO, ENTRO IN UN ALTRO NEGOZIO E VEDO LE STESSE SCARPE A 25€ IN MENO.
NON 25 CENT.
NON 5€.
25€.
E UN BIOPARCO NON ME LO LEVA NESSUNO.
-UNA CAMICIA MOLTO BON-TON.
-UNA CINTURA VERDE FASTIDIO.
-UN ROSSETTO ROSSO ZOCCOLETTA E LA CREMINA DA METTERCI SOTTO. CHE NON SAPEVO ESISTESSE E NON SONO SICURA ABBIA UN'UTILITà E NON AVEVO INTENZIONE DI COMPRARE MA LA COMMESSA è STATA MOLTO CONVINCENTE. MALEDETTA.
SENZA PARLARE DELLO SHOPPING PER MIO FRATELLO
-2 PAIA DI JEANS (INSEGUENDO TUTTI I PISCHELLI ALTI CIRCA 1.90 CON IL PANTALONE SOLLEVATO A BRACCIA TESE VERSO LE LORO CHIAPPE PER INDOVINARE LA MISURA)
-UNA GIACCA (NON RICHIESTA MA TROOOOPPO CARINA)
E DEL REGALO PER LA COLLEGA.

PER FORTUNA A QUEL PUNTO AVEVO I CRAMPI ALLE BRACCIA CHE NEANCHE CON TRE SERIE DI PANCA PIANA, E LE DITA BLU DA QUANTI SACCHETTI CI AVEVO ATTORCIGLIATO INTORNO E QUINDI SONO USCITA.
è cosa buona e giusta.
La prossima volta voglio un'accompagnatrice, per provare un minimo di vergogna e limitare conseguentemente i miei impulsi ossessivo-compulsivi.

Un tempo lo shopping col fidanzato era organizzato su base scientifica, ormai eravamo collaudati: si trattava della tecnica dei minuti cumulabili.
Come i punti della COOP.
Naturalmente è indispensabile fornirsi di cronometro di precisone.
Pronti? Via!
10 minuti per negozio.
Se in uno ci stai sette, nel prossimo ti puoi dare alla pazza gioia per ben 13.
Un po' angosciante ma eviti di esaurire precocemente la pazienza del consorte, e se sei fortunata torni dalla spedizione ancora fidanzata.

giovedì 20 gennaio 2011

happy new yeeeear


Buoni propositi 2011:



--> iniziare la dieta, che è già iniziata, dopo aver mangiato a Natale come un maialetto, ed essermi accorta che tutti, persino i bimbi, a cena non avevano più voglia neanche di una minestrina mentre io avrei potuto tranquillamente ricominciare dall’antipasto, primo secondo contorno dolce e caffè.

A parte un moto schizofrenico nel quale mi sono mangiata a violenti morsi il babbo natale di cioccolato che avevo sulla scrivania, per il resto vado forte.

Davanti a me 8 ore/gg una selezione dei migliori culi del secolo, accuratamente selezionati dalla sottoscritta. Da Melissa Satta a Irina Shayk. In teoria servirebbero a farmi passare la voglia di divorare tutto quello che di commestibile entra nel mio campo visivo. In pratica serviranno solo a farmi sentire una grandissima cacca mentre lo divoro.

Temo.

Yes, we can.



--> essere più buona con chi bontà non merita. Abbattere le barricate di docs e POP con una solenne cerimonia, riunificando così la scrivania est con la scrivania ovest. Con un tronchesino al posto della piccozza. Proposito già fallito in partenza.

No, we can’t.



--> andare alle terme con le mie colleghe. Dividiamo in due questo proposito:

Le terme CON costume: Yes, we can

Le terme SENZA costume: No, we can’t.

Fortuna che si è deciso che la giornata relax sarà dedicata esclusivamente alla parte femminile dell’ufficio. Vedere il mio capo, asciugamanino bianco ai fianchi e gocciolina di sudore sulla fronte sarebbe stato davvero TROPPO.

Anche col costume. Perché senza è un’immagine che mi toglie il sonno. S’cic-s’ciac, s’cic-s’ciac! (suono onomatopeico…rabbrividite pure)



--> Comportarmi da donnina per bene: alla cena aziendale dopo una bottiglia di prosecco ho consegnato le chiavi della macchina alla mia amichetta, mi sono addormentata ancor prima di toccare il cuscino, e sono rimasta a letto borbottando frasi sconnesse mentre lei si alzava il mattino dopo per andare a lavorare. Praticamente, delle due, il vero UOMO.

Yes, we can



--> Imparare a cantare. Per migliorare la performance del prossimo 31.12 in ufficio al momento del karaoke.

Nell’ordine sono state scelte:

Valerio Scanu - Per tutte le volte che (con sentimento e sbagliando tutta la parte tutti nudi in tutti luoghi in tutti laghi)

Piotta – Supercafone (con coreografia e rigoroso cappuccio tamarro)

Donatella Rettore - Il cobra non è un serpente (con candido intermezzo di Polly “ma questa canzone ha un doppio senso?”)

Jalisse - Fiumi di parole (tutta rigorosamente in farsetto)

Alan Sorrenti – Dammi il tuo amore (nota retrò-nostalgica)

Per concludere la formidabile escalation con un duetto Iño-Mil che interpretano con poco talento ma molto trasporto Aleandro Baldi e Francesca Alotta in Non amarmi.

Alla faccia del DJ.

No, we can’t.



--> Ferie ad agosto con Paoletta.

Camper, aria bohemienne, tour italico per (ri)scoprire il nostro meraviglioso stivale.

Giocando a tirarci i sacchetti di ‘monnezza a Napule e baciando l’anello del potere di papa Ratzinger a Roma.

Unico neo. Devo trovare un Ken da mettere nel camper insieme a Felipe. Mission impossible.

Yes, WE MUST.